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Qual è il nome della dea dell'amore nella mitologia greca?

Cosetta Grasso
Cosetta Grasso
2025-04-11 04:06:32
Numero di risposte: 1
La dea greca dell’amore e della bellezza Afrodite, cantata dai poeti, è la dea che protegge l’amore in tutte le sue forme. Ma Afrodite ha anche altri nomi e soprannomi, come Citerea o Cipria. Insieme al dio Eros, Afrodite suscita il desiderio dell’innamoramento. Tre dee sono venute a contesa su chi di loro sia la più bella: Era, Atena e Afrodite. A Roma, invece, Venere incarna il legame matrimoniale e – come madre di Enea e progenitrice della dinastia di Giulio Cesare – simboleggia, accanto a Marte, l’origine divina della Città eterna. Secondo alcuni rappresenterebbe la forza generatrice della natura e della fioritura. A Roma però, Venere non assume la protezione di tutti gli amori, rimanendo piuttosto simbolo dell’unione coniugale. Non è accostata a Vulcano come sposa, bensì a Marte, formando in tal modo la coppia che simboleggia i due caratteri del mondo romano, la forza militare e l’origine divina della stirpe di Romolo.
Gavino Grassi
Gavino Grassi
2025-04-11 02:58:40
Numero di risposte: 1
Nel culto della dea dell’amore, inteso anche come attrazione delle varie parti dell’Universo tra loro, i Greci connettevano il nome di A. con la spuma del mare, dalla quale sarebbe nata. Il mito attribuiva ad A. varie unioni con dei e con mortali. Era venerata con vari epiteti come dea della vegetazione, della navigazione o come protettrice dei combattenti. Gli epiteti di Οὐρανία ‘celeste’ e Πάνδημος ‘di tutto il popolo’ sono riferiti da Platone ad A. quale dea dell’amore che comprende l’aspetto spirituale e quello puramente sensuale. Il culto era particolarmente sviluppato a Cipro e a Corinto. In Occidente ebbe il suo maggior centro in Sicilia, di qui si diffuse fino a Roma, dove la dea venne onorata con il nome di Venere.
Emilio Costantini
Emilio Costantini
2025-04-11 00:54:28
Numero di risposte: 2
Nella religione greca la dea dell'amore e della bellezza era Afrodite. La nascita di Afrodite è descritta in due miti: da Esiodo, che la vede emergere dalla schiuma del mare; e da Omero, figlia di Zeus e Dione. Il nome Afrodite, dal greco afros, significa proprio schiuma. A causa della sua immensa bellezza, Zeus temeva che Afrodite sarebbe stata causa di una discussione tra gli altri dei e la diede quindi in sposa ad Efesto, il dio del fuoco, di brutto aspetto, ma dal carattere fermo e costante. Afrodite ebbe molti amanti e figli, tra cui Eros e il valoroso guerriero Enea, protagonista della guerra di Troia. La sua figura è diventata il soggetto di innumerevoli opere d'arte, fin dall'antichità, sia sotto forma di sculture come la Venere di Milo e sia come dipinti come la Nascita di Venere del Botticelli. Veniva rappresentata nel fiore della sua giovinezza, graziosa, tutta ingioiellata e sorridente. Il suo volto era ovale, delicato e gentile; i suoi grandi occhi avevano uno sguardo languido che ispirava tanta dolcezza. Esistono diversi racconti sulla nascita di Afrodite. Le piante sacre della Dea erano il mirto, la rosa, il melo, il papavero e tra gli animali la colomba, il passero, il cigno, il capro, la tartaruga e il delfino.