Qual è un mito di Ares?

Bibiana Damico
2025-04-27 05:14:21
Numero di risposte: 1
Ares, dio della guerra e del furore bellico, è figlio di Zeus e di Era.
Il fatto che Ares raduni su di sé le prerogative di un antico dio miceneo corrobora l’ipotesi, formulata da molti storici delle religioni, secondo cui egli sarebbe originario di un’area geografica extragreca e verosimilmente della Tracia.
Ares prende parte alla guerra di Troia come patrono e protettore dei Troiani, e nel V libro dell’Iliade egli si scontra – uscendone sconfitto – con il mortale Diomede coadiuvato da Atena.
Ares si scontrerà direttamente nel XXI libro dell’Iliade, uscendone anche questa volta sconfitto insieme alla sua amante Afrodite.
Numerosi sono gli eroi nati dal connubio di Ares con donne mortali: il dio genera Òssilo da Protogènia; Evèno, Molo, Pilo e Tèstio da Demonìce; Cicno da Pirène; Flègia da Dòtide; sono ancora suoi figli Driànte – che prese parte alla caccia del cinghiale calidonio – Ascàlafo e Iàlmeno – che furono tra gli Argonauti e tra i pretendenti di Elena – Pentesilea – che fu regina delle Amazzoni – Diomède – re trace ucciso da Eracle.
A livello cultuale, Ares sembra figura venerata in poche e circoscritte località: al di là di Tebe, alla cui storia mitica il dio è strettamente legato perché suocero di Cadmo, ad Ares sono dedicati in età storica l’Areòpago di Atene e forse un antico tempio ad Acarne.

Caterina Ruggiero
2025-04-27 04:20:06
Numero di risposte: 1
Il mito di Afrodite e Ares è estremamente interessante per diverse ragioni. Una di esse riguarda un tema ricorrente nella mitologia greca: lo strano legame tra la bellezza e la guerra.
Ares, dio della guerra, della violenza, della virilità e difensore dei più deboli, era anch’egli figlio di Era e Zeus, ma a differenza di Efesto, era di bell’aspetto.
E aveva anche un debole per le dee e per le donne mortali.
Non si preoccupava nemmeno di corteggiarle, semplicemente le faceva sue.
Secondo il mito, quando il dio della guerra vide la dea della bellezza, se ne innamorò perdutamente.
A differenza di quanto era solito fare con le altre amanti, iniziò a corteggiarla.
La riempì di doni e adulazioni per conquistare il suo amore.
I due trascorrevano molto tempo insieme e alla fine Afrodite cedette ricambiando totalmente il suo amore.
Efesto trascorreva ogni notte nella sua fucina.
I due amanti ne approfittavano per amarsi fino all’alba.
Ares girava accompagnato da un giovane di nome Alectrione, il quale faceva la guardia alla porta.
La sua missione era quella di fargli sapere quando Elio, il titano del sole, appariva all’orizzonte.
Elio vedeva tutto e loro dovevano mantenere segreta la loro storia d’amore.
Procedette tutto al meglio, fin quando Alectrione, stanco, un giorno si addormentò mentre era di guardia.
Poiché dormiva, gli fu impossibile avvisare i due amanti della presenza di Elio.
Questi vide gli amanti nello stesso letto in cui Afrodite dormiva con Efesto.
Colmo di indignazione, cercò il dio del fuoco e gli raccontò tutto.
Il mito di Afrodite e Ares narra che Efesto rimase molto ferito di ciò.
Com’è facile immaginare, pensò solo a vendicarsi.
A tale scopo, progettò una bellissima rete fatta di fili d’oro talmente sottili da essere quasi invisibili, ma allo stesso tempo estremamente resistenti.
Avvalendosi di alcuni stratagemmi, dispose la rete di fili d’oro sopra il letto.
Quindi avvertì Afrodite che sarebbe partito per un viaggio.
Ares, che era sempre a conoscenza delle mosse di Efesto, colse immediatamente l’occasione per andare a trovare Afrodite.
Mentre erano impegnati ad amarsi, la rete di fili d’oro cadde su di loro e li intrappolò.
Efesto accorse subito e convocò tutti gli dei, che risero così tanto della situazione, che la loro risata parve eterna.
In seguito, gli amanti vennero liberati e dovettero recarsi in un posto diverso.
Ares punì Alectrione trasformandolo in un gallo, e obbligandolo a cantare ogni volta che appariva il Sole.
Dall’amore delle due divinità nacque Eros, il dio dell’amore romantico.
Ad Ares e Afrodite fu proibito vedersi, ma infransero la regola ed ebbero altri sette figli.

Bettino Caruso
2025-04-27 04:03:42
Numero di risposte: 2
I miti di Ares raccontano che Ares fu fatto prigioniero e incatenato dai due minacciosi giganti Oto e Efialte, figli di Aloeo, che crescevano di un braccio in larghezza e di una testa in altezza ogni anno.
Ares fu incatenato e rinchiuso dentro un vaso di bronzo per tre lunghi mesi, poi fu liberato dalle catene da Hermes.
Ares aveva un figlio degno di lui, Cicno.
Il giovane viveva di brigantaggio: si appostava sulle strade e appena passava qualcuno lo assaliva e lo spogliava di ogni bene che avesse; un giorno però passò Ercole e Cicno osò assalirlo ma considerando la forza di Ercole, Cicno fu battuto e ucciso; Ares lo tramutò in cigno.
Alirrozio, figlio di Poseidone, si era innamorato di Alcippe, figlia di Ares e di Aglauro.
Il giovane cercava tutte le occasioni per vedere e per parlare con la sua amata.
Un giorno Ares lo scoprì e crudele come era uccise Alirrozio.
Poseidone pretese che Ares venisse giudicato per omicidio dai dodici dèi maggiori dell'Olimpo.
Il giudizio avvenne ma Ares fu assolto.
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