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Qual è il nemico di Zeus?

Soriana Santoro
Soriana Santoro
2025-04-17 03:28:09
Numero di risposte: 3
Nella cultura popolare, si vede spesso nei media la rivalità tra Zeus e Ade, come se fossero nemici giurati. Mi chiedevo se ci siano miti che descrivano una vera e propria faida tra loro, o se si tratti solo di un'idea facile per creare una trama con un buono e un cattivo.
Gianfranco Pellegrini
Gianfranco Pellegrini
2025-04-09 04:33:49
Numero di risposte: 1
Il più antico di tutti era Caos, una specie di vuoto primordiale che inghiottiva tutto l'Universo. Dall'unione di Geo e Urano nacquero i Titani e le Titanidi, i tre Ciclopi, i giganti con un occhio solo e i tre Centimani, mostri dotati di cento braccia e cinquanta testa che sputavano fuoco. Urano infatti era un'entità assolutamente dispotica e opprimente, tanto che Gea chiese ai sui figli i Titani appunto, di aiutarla. Dopo la sua impresa, Crono divenne la principale divinità della Terra, ma non purtroppo non si rivelò molto meglio del padre. Così il futuro "padre degli Dei" poté crescere in segreto, allevato in una grotta da una capra chiamata Amaltea e protetto dai pastori dell'isola. Diventato adulto, Zeus tornò per salvare i suoi fratelli e sorelle: con uno stratagemma fece bere a Crono un veleno che lo costrinse a vomitare tutti i figli inghiottiti, dopo aver liberato dal Tartaro i mostri Ciclopi, scatenò una guerra contro il padre e gli altri Titani. Questa guerra, chiamata Titanomachia, durò circa dieci anni e si concluse quando Zeus riuscì a liberare anche i Centimani, la cui forza si rivelò decisiva per sopraffare i Titani, che abitavano sul monte Othrys. Vittorioso, Zeus imprigionò i Titani nel Tartaro, la cui sicurezza venne rafforzata da mura e porte di bronzo costruite da Posidone e in cui gli stessi tre Centimani erano le "guardie carcerarie". Così, senza più nemici, Zeus divenne il signore degli Dei. Zeus scatenò una guerra contro il padre e gli altri Titani. I nemici di Zeus erano i Titani e suo padre Crono.
Barbara Longo
Barbara Longo
2025-04-08 23:46:34
Numero di risposte: 1
Una nuova minaccia si affacciava all'orizzonte che avrebbe portato Zeus ad intraprendere un'ennesima lotta contro un temibile nemico: Tifone. Tifone, era sicuramente tra tutti i figli che Gea aveva generato, il più potente e allo stesso tempo il più orribile. La sua voce era tanto potente e terribile da essere compresa solo dagli dei. Tifone, reso ancora più orribile dall'ira che lo animava, salì sull'Olimpo per battersi contro gli dei. Il combattimento fu lungo. Tifone fu rapido a strappargli la falce con la quale gli recise i tendini delle mani e dei piedi. Zeus, iniziò allora una nuova aspra e dura lotta contro Tifone, che riuscì a sconfiggere scagliandogli addosso l'isola di Sicilia e ad imprigionarlo sotto il monte Etna, dove ancora giace. Ma una nuova minaccia si profilava all'orizzonte: Gea, che continuava a tramare contro Zeus. I Giganti, accosentendo alla richiesta della madre, forti anche della profezia secondo la quale nessun immortale sarebbe stato in grado di batterli, guidati da Porfirione, il più forte tra loro e da Alcioneo, si recarono nell'Olimpo e iniziarono quella che gli storici chiamarono GIGANTOMACHIA. La profezia della loro invincibilità nei confronti degli immortali era nota anche a Zeus, pertanto lo stesso decise di far partecipare alla lotta, oltre a tutti gli dei, anche il mortale Eracle, suo figlio, generato assieme ad Alcmena. Così anche i feroci Giganti furono vinti e gli antichi per spiegare la causa dei terremoti, immaginavano i Giganti sprofondati nelle viscere della terra, schiacciati da montagne e isole ed i loro tentativi di liberarsi sarebbero la causa dei terremoti.